Con la stagione estiva ormai definitivamente finita e il rientro alla quotidianità del lavoro e degli impegni a cui far fronte, iniziano ad arrivare notizie positive in merito alla ripresa del turismo verso paesi esterni al territorio nazionale ed europeo. Un’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza sancisce e conferma la riapertura delle principali destinazioni vacanziere e dà il via alla ripartenza dei viaggi extra UE verso alcune fra le mete esotiche e balneari più gettonate dagli italiani che scelgono di andare in vacanza al mare durante in mesi invernali. Una boccata d’aria per gli operatori del turismo italiano, in particolare tour operator e agenzie di viaggio, che finalmente possono ricominciare a promuovere questo tipo di viaggi grazie alla realizzazione di veri e propri corridoi turistici Covid free, già sperimentati con successo nei mesi scorsi.

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Corridoi turistici e voli Covid free, riparte il turismo verso le mete esotiche

Si riaccendono i riflettori sul mondo del turismo italiano e si concretizzano le speranze di quei viaggiatori che speravano di organizzare una vacanza invernale sulle rive di una magnifica spiaggia esotica. E’ di pochi giorni fa la conferma dell’apertura di corridoi turistici Covid free in direzione delle principali mete esotiche extra UE, in particolare verso Maldive, Seychelles, Mauritius, Repubblica Dominicana, Aruba e la zona del Mar Rosso in Egitto, dunque Sharm El Sheick e Marsa Alam. A sancirlo è un’ordinanza del Ministero della Salute italiano che, sulla scia del successo dei corridoi turistici dei mesi scorsi verso Stati Uniti, Canada e Giappone, garantisce in tal modo una boccata d’aria fresca agli operatori del turismo italiano, in particolare tour operator e agenzie di viaggi, e un primo passo verso un più concreto ritorno alla normalità.

Lo scopo, dunque, è quello di costruire e assicurare canali sicuri e anti-contagio per i turisti, a partire dal volo di andata e fino all’ingresso nella struttura in cui si è prenotato il soggiorno. In questo modo si riapre la possibilità per gli operatori del turismo di vendere viaggi e vacanze verso destinazioni extra UE finora precluse agli ingressi per motivi turistici, e per i viaggiatori stessi di poter programmare con meno preoccupazioni una vacanza verso le destinazioni balneari più raggiunte durante la stagione invernale. Per raggiungere queste destinazioni, però, si renderà necessario il rispetto di regole e norme di sicurezza sanitaria decisamente più rigide rispetto ai viaggi interni al continente.

Le misure sanitarie e di sicurezza previste per i corridoi turistici

L’apertura di corridoi turistici Covid free non potrà però prescindere dall’applicazione di più rigide misure sanitarie e di sicurezza, a partire dalla garanzia dei voli Covid-tested fino al rispetto delle norme basilari anche durante la permanenza all’interno della struttura ricettiva e per effettuare visite e gite sul posto. Per effettuare un volo verso queste destinazioni resta dunque obbligatorio il possesso del Green Pass e si aggiunge la necessità di effettuare un tampone molecolare o antigenico con risultato negativo entro le 48 ore precedenti alla data di partenza. Se questo risultato non dovesse essere presentato all’imbarco, entrerà in vigore l’obbligo di quarantena e l’isolamento fiduciario, mentre se la permanenza dovesse durare più di sette giorni sarà necessario sottoporsi nuovamente a tampone prima di prendere il volo di ritorno. Un piccolo sforzo per viaggiare sicuri, strettamente necessario alla ripartenza del turismo.

Il rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza all’interno della struttura ricettiva, invece, spetterà in primis al turista stesso ma anche al tour operator che ha organizzato il viaggio, che avrà l’obbligo di vigilare sul rispetto delle norme anti-contagio. In villaggi turistici, hotel e resort resta dunque l’obbligo delle norme già in vigore, ovvero l’utilizzo di mascherina chirurgica o FFP2/FFP3 da cambiare ogni quattro ore, il distanziamento di almeno un metro e la sanificazione delle mani e degli ambienti. Per garantire il rientro protetto in Italia e l’assistenza sul posto sarà invece necessario stipulare una polizza assicurativa sanitaria che offra copertura relativamente al contagio da Covid-19. Un passo difficile ma doveroso, per rilanciare il turismo e permettere ad agenzie di viaggi e tour operator di recuperare il lavoro perso e dare il via a una normativa differente.

Corridoi turistici, un banco di prova per il rilancio del turismo

«I corridoi turistici sono solo un “warm up”, un banco di prova per il rilancio del turismo». E’ stato questo il commento fatto a caldo da Pier Ezhaya, presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, che subito dopo l’annuncio dell’ordinanza firmata dal Ministro Speranza ha analizzato con concretezza i pro e i contro di questa nuova sperimentazione dei corridoi turistici. Per l’Associazione dei Tour Operator Italiani, infatti, quello dei corridoi turistici Covid free può essere considerato solo un primo passo, mancando ancora molte destinazioni all’appello e vista anche la rigidità delle misure di sicurezza sanitaria. «E’ chiaro che queste misure vanno bene in un momento in cui il mercato è stato chiuso per un anno e mezzo - continua Ezhaya - ma non possiamo immaginare un futuro con tutti questi vincoli per andare in vacanza». L’impegno sottolineato è dunque quello di lavorare gradualmente ad un più concreto rilancio del turismo verso i paesi extra UE, che vada oltre i soli corridoi turistici, anche per recuperare quel Gap creatosi nei confronti del resto dei paesi europei che già da mesi avevano deciso di adottare questa strategia.