Un po 'di storia

Catanzaro, lo storico capoluogo della Calabria, sorge sul Golfo di Squillace, nel Mar Jonio, dove con ogni probabilità si trovava l'antico porto dei Feaci. Luogo affascinante, intriso di miti e leggende in cui probabilmente sbarcò Ulisse, le cui peripezie sono narrate all'interno dell'Odissea omerica.

Anticamente conosciuta come la “città delle tre V ”: V come San Vitaliano, il santo patrono; V come il vento proveniente dal Mar Jonio e dalla Sila e V come Velluto poiché il capoluogo sin dai tempi dei Bizantini era al centro di un fiorente commercio di questo prestigioso tessuto molto apprezzato sui mercati nazionali ed esteri.

Nota anche come la “città dei due mari ” perché sorge nell'istmo più stretto di tutta la penisola dove il Mar Jonio dista solo 30 km dal Mar Tirreno collegando il Golfo di Squillace al Golfo di Sant'Eufemia. Questa particolare posizione geografica consente ai cittadini e ai visitatori di ammirare contemporaneamente i due mari, da alcuni quartieri a nord della città, ma soprattutto dalla balconata di Tiriolo. In alcune giornate particolarmente limpide è possibile anche allargare lo sguardo fino alle Isole Eolie.

Il territorio comunale si estende dal mare fino all'altezza di 668 metri e comprende un litorale costiero che si estende per 8 km. Da qui è possibile risalire alla valle della Fiumarella (antico fiume Zaro) fino ai suoi caratteristici tre colli: del Vescovato, di San Rocco (anticamente chiamato di San Tifone) e di San Giovanni, su cui si erge il centro storico della città che si collega a Nord ai panorami montuosi della Sila.

La storia di quest'antica città è legata, come tutta la Calabria, alla colonizzazione della Magna Grecia. Qui nacque il nome Italia in quanto i Greci amavano definire gli abitanti locali “ Italoi ” come il loro re: Italo. Tutta la Calabria venne rinominata Italia durante il periodo romano e successivamente il nome fu esteso all'intera nazione.

Le origini di Catanzaro sono avvolte nel mistero. Probabilmente la sua fondazione risale al periodo che va dal 885 al 890 dC sotto la dominazione bizantina. Secondo una leggenda, a cui è legata anche l'etimologia del nome, furono proprio due condottieri Cattaro e Zaro, per sfuggire alle incursioni saracene, convinsero la popolazione residente nell'antica Scolacium a trasferirsi su un territorio arroccato su tre colli, delimitati e protetti da ampie vallate su cui scorrevano due importanti fiumi.

Al di là delle leggende, alcuni storici fanno derivare il nome della città dal suo antico fiume, per l'appunto Zaro, a cui fu aggiunto il suffisso katà (in greco oltre) per indicare l'insediamento che sorgeva proprio al di là del fiume .

Altri storici, invece, ritengono che l'etimologia del termine fosse legata ad una delle fiorenti attività su cui la fiorente cittadina si era specializzata, ovvero la coltivazione del gelso e la lavorazione della seta. Il termine greco “ Katartarioi ” significa infatti “ filatori di seta ”.

Il passaggio da fortezza a piccolo centro abitato avvenne proprio in quest'epoca, quando per volere del generale Flagizio si avviò la costruzione di una cittadella urbana in cui si svilupparono numerose officine per la lavorazione della seta.

Crocevia di popoli e dominatori, Catanzaro, agli inizi del X secolo fu occupata dai Saraceni che la chiamarono Qatansar. La presenza araba è dimostrata attraverso alcuni reperti ottocenteschi che portarono alla luce oggetti con iscrizioni arabe.

Per circa quattro secoli, fino alla metà del 1400, Catanzaro fu nelle mani di un nobile feudatario che amministrava il feudo per conto dell'Imperatore. Il popolo, però, stanco di questo dominio decise di ribellarsi contro il Conte Centelles conquistando così l'autonomia dal Regno di Napoli.

Sotto il dominio dell'imperatore Carlo V, minacciato dall'invasione francese, i catanzaresi dimostrarono grande fedeltà alla corona, riuscendo a resistere nel 1528 all'assedio dei francesi, si meritarono così la definizione imperiale di “Magnifica et Fidelissima”, autorizzati da quel momento in poi a fregiare il proprio stemma con l'aquila imperiale accompagnata dal motto “Sanguinis effusione”.

Dal punto di vista turistico, è una meta molto ambita, specie se si fa riferimento alla zona tra Catanzaro e Soverato dove tratti di costa rocciosa si alternano a lunghe spiagge di sabbia dorata. L'intera provincia è rinomata per il turismo balneare e per i tanti resort e villaggi Calabria presenti lungo tutto il territorio che proprio grazie alla loro posizione strategica sono l'ideale per coloro che desiderano spostarsi verso i tanti siti archeologici e storici presenti lungo tutta la costa Jonica. Ultimamente sta crescendo anche il turismo invernale in Sila, grazie alla presenza di stazioni sciistiche e a paesini caratteristici di grande interesse.

Catanzaro: cosa vedere tra attrazioni e tour nella città delle 3 V

Passeggiare per i vicoletti di Catanzaro è un'esperienza che rimanda ad un trascorso medioevale, nonostante l'atmosfera antica sia stata nel corso del secolo scorso deturpata da diverse ferite urbanistiche. Passeggiando per Piazza Matteotti non si può non notare la statua del Cavatore, la fontana simbolo del capoluogo realizzata dallo scultore Giuseppe Rito negli anni '50. La statua in bronzo simboleggia il lavoro e la forza dei catanzaresi e sorge incastonata all'interno delle antiche mura del Complesso Monumentale del San Giovanni, sito nell'area dove anticamente sorgeva il Castello Normanno fatto costruire da Roberto il Guiscardo e parzialmente distrutto nel '400.

All'interno del centro storico è possibile fare una bella passeggiata nel giardino pubblico più antico della città: Villa Margherita o Villa Trieste, inaugurata nel 1881 in occasione della visita della Regina Margherita. La villa ospita al suo interno la Biblioteca Comunale e il Museo Numismatico Provinciale.

Se si è amanti del verde e della natura una visita al Parco della Biodiversità Mediterranea è d'obbligo. Nato dalla riqualificazione ambientale della vecchia azienda della Scuola Agraria, oggi il paesaggio è un vero e proprio ecosistema in cui convivono grandi varietà di flora e fauna e ospita al suo interno la sede del Cras (Centro Recupero Animali Selvatici). Il parco è un museo a cielo aperto, diverse sono le importanti installazioni artistiche di rilievo quali le opere di Dennis Oppenheim, Tony Cragg, Jan Fabre, Mimmo Paladino, Wim Delvoye, Marc Quinn, Antony Gormley. Qui, inoltre, è possibile visitare il Musmi (Museo Storico Militare “Brigata Catanzaro” e del Corpo di Polizia Provinciale).

Gli amanti dell'arte nella cittadina di Catanzaro non resteranno delusi. Il capoluogo, infatti, ospita diversi importanti musei tra cui:

  • Fondazione Mimmo Rotella: Nascosto tra i vicoli della Giudecca, la casa-museo inaugurata nel 2005 ospita tra le più importanti opere dell'artista di origine catanzarese divenuto famoso in tutto il mondo per la tecnica del dècollage;
  • Museo Marca: nato nel 2008, ospita le collezioni di arte contemporanea calabrese e si presta come spazio espositivo per transitoria di eventi dedicati all'arte contemporanea.
  • Museo del Rock: Se ami la musica, uno dei luoghi assolutamente da non perdere è il Museo del Rock. Creato nel 2011 grazie alla donazione della collezione privata di Piergiorgio Caruso, racconta la storia della musica dagli anni '50 agli anni'90. Qui è possibile ammirare tantissimi pezzi unici come la copertina della banana disegnata da Andy Warhol, l'album “Le stelle di Mario Schifano” e il manifesto dell'ultimo concerto dei Beatles del 1966.

Catanzaro e dintorni: alla scoperta del territorio circostante

Oltre al caratteristico centro storico, se ci si trova nei pressi di Catanzaro è possibile visitare il parco archeologico di Scolacium, la città romana realizzata sulle rovine dell'insediamento greco di Skylletion, dove è possibile restare affascinati dai resti dell'antica colonia romana con i suoi acquedotti, i suoi mausolei, le terme, l'anfiteatro e persino i resti di un'antica necropoli.

Soverato è sicuramente una delle località più turistiche della Calabria. Conosciuta per la sua ampia spiaggia di sabbia fine e dorata è frequentata in estate soprattutto per via della sua vivace vita notturna, animata da numerosi locali e discoteche. Da qui è possibile intraprendere anche uno dei più suggestivi cammini d'Italia. Un percorso naturalistico, effettuabile anche in una sola giornata, che permette di attraversare l'Istmo di Catanzaro e raggiungere il Mar Tirreno partendo dal Mar Jonio. Si tratta del Calabria Coast to Coast.

Infine, se ci si trova nei paraggi, una tappa da non perdere è certamente Le Castella, una delle mete turistiche più visitate di tutto il meridione. Una piccola e suggestiva località che si trova nei pressi di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, nel cuore della Costa dei Saraceni.

Lo sapevi che

Non tutti sanno che Catanzaro fu il teatro di una grande e tragica storia d'amore che ha molto in comune con la storia d'amore più famosa di sempre: Romeo e Giulietta.

La tragedia shakespeariana tutta catanzarese si svolge nei primi dell'800 quando scocca la scintilla tra due giovani aristocratici: Rachele De Nobili e Saverio Marincola. Una relazione impossibile perché nata tra due membri di due famiglie politicamente rivali. Una storia d'amore fatta di lettere e di sguardi che i due si scambiavano quando Rachele, affacciata da Palazzo De Nobili (oggi sede del Municipio) aspettava che passasse Saverio.

Una notte la complicità di questi teneri sguardi fu scoperta dai fratelli di Rachele, uno dei quali sfidò a duello l'amato Saverio che riuscì a salvarsi quasi per miracolo. Ma di lasciar perdere i due giovani amanti non ne avevano alcuna intenzione e continuarono a scambiarsi sguardi e baci proibiti fin quando una notte, Saverio, di ritorno dalle sue proprietà fu aggredito e ucciso alla salita del rione Samà.

Rachele, allora non potendo più vedere l'amato Saverio si recò a Napoli per chiudersi dentro le porte del Convento delle “Murate Vive” in una prigione destinata a durare fino alla morte.

Da questa vicenda sorgono anche misteriose leggende. Molte sono infatti le testimonianze di chi ancora sente la presenza della suora che vaga per lo stabile del municipio. Si dice che quest'anima inquieta ancora vaghi in attesa del suo amato.

Come raggiungere Catanzaro

  • A soli 30 km dalla città si trova l'Aeroporto Internazionale di Lamezia-Terme in cui atterrano giornalmente diversi voli da e verso tutte le città italiane e internazionali. L'aeroporto è raggiungibile percorrendo la SS 280 che collega Lamezia Terme alla città di Catanzaro. L 'Aeroporto Sant'Anna di Crotone dista invece 50 km e offre collegamenti diretti verso le città di Bergamo, Roma e Pisa;
  • In Treno è possibile raggiungere il capoluogo attraverso le fermate di Catanzaro Centrale o Catanzaro Lido. Per i turisti che scelgono il treno come mezzo di trasporto è comunque più conveniente scegliere la fermata di Lamezia Terme Centrale essendo maggiormente collegata anche con una linea veloce verso Catanzaro Città;
  • Catanzaro è, poi, raggiungibile in auto attraverso l 'autostrada A3 Salerno-Reggio-Calabria, all'uscita Lamezia Terme-Catanzaro e da lì percorrendo per circa 30 km la SS 280, oppure attraverso la SS 106 Taranto-Reggio Calabria.