Un weekend in Lombardia è un’ottima occasione per organizzare una fuga fuori porta e rilassarsi visitando tante diverse destinazioni che offre il territorio. 

Con questo articolo, vogliamo consigliarti 14 cose da visitare tra Vigevano e Pavia, solo alcuni spunti per organizzare una gita in Lombardia anche solo di 2 giorni. 

Per vedere con calma tutto quanto direi che basta anche un giorno solo, ma nel caso tu venissi da lontano allora ti consigliamo di organizzare un weekend in modo da fare le cose in tutta calma senza doversi stressare! Altrimenti che vacanza sarebbe?

Vigevano: il borgo perfetto per un weekend in Lombardia

Vigevano

location pin Dove si trova: Vigevano si trova nel Parco Naturale della Valle del Ticino nella Lomellina, una zona del pavese ricca sia di risaie sia di bei borghi come questo.

Cosa vedere a Vigevano

  1. Il castello Visconteo-Sforzesco è il frutto di due secoli di lavori portati avanti dai Visconti e dagli Sforza. Le sue origini risalgono all’età longobarda, seppur già nel Medioevo fosse un centro fortificato, molto importante per la sua posizione strategica. Successivamente i Visconti e gli Sforza lo fecero diventare un bellissimo Palazzo Ducale, ristrutturato da Ludovico il Moro nel 1942 affidando la realizzazione di un ampio ingresso che ne valorizzasse anche il ruolo. Il castello è infatti uno dei complessi fortificati più grandi d’Europa, uno dei più belli d’Italia. Le sue stanze sono testimoni silenziosi della grandezza dei Duchi che vi hanno vissuto. Solo per citare qualche esempio … La Falconeria dove erano allevati i falchi da preda oppure la Loggia delle Dame che era l’ala femminile del castello nonché dimora di Beatrice d’Este e le Scuderie che sono decorate con finte architetture in pieno stile di Bramante.
  2. All’interno del Castello si trova Il Museo della Calzatura Bertolini è un importante testimone della tradizione del luogo. Qui nacque nel 1866 il primo calzaturificio industriale. E’ aperto dal martedì al venerdì dalle ore 14 alle 17.30 e sabato,domenica,giorni festivi dalle 10 alle 18 – lunedì giorno di riposo. 
  3. La piazza Ducale è circondata da tre lati dai portici che in passato erano occupate da botteghe, ora ne fanno un elegante salotto impreziosito da architetture affrescate, dala ricercatezza delle colonne, dei capitelli che sono diversi gli uni dagli altri con forme curiose.  I medaglioni dipinti di personaggi di epoca romana si alternano a quelli rinascimentali come quello di Beatrice d’Este e di suo marito Ludovico il Moro.
  4. A interrompere il bel ritmo lineare dei portici è la forma concava della Cattedrale  di Sant’Ambrogio, ristrutturata una prima volta dallo Sforza nel 1531 quando la città divenne sede vescovile. Mentre del 1680 è la bella soluzione barocca della curva ellissoidale della facciata è di Juan Caramuel y Lobkowitz, vescovo e matematico spagnolo che, togliendo la rampa che permetteva di accedere al castello, invertì la gerarchia degli edifici. E perché fece tutto questo? Beh, semplice, per risolvere l’asimmetria della chiesa rispetto ad una piazza pensata per valorizzare il potere civile che era rappresentato dal Castello.
  5. Il Museo del Tesoro del Duomodi Sant’Ambrogio, visitabile solo ed esclusivamente su prenotazione dal lunedì al venerdì. Le sue collezioni si sono costituite a partire dal 1534 con le donazioni ai Vescovi di Vigevano. Qui possiamo trovare calici, paramenti, messali romani e manoscritti davvero di grandissimo valore. In ogni modo la cosa di maggior valore è il prezioso paramentale che è ricamato con fili d’oro e che venne usato dal Papa per incoronare Napoleone Bonaparte,re d’Italia, nel Duomo di Milano nel 1805. Per maggiori informazioni visitare il sito internet.
  6. Il Mulino di Mora Bassa (attualmente Ecomuseo della Roggia Mora) risale al Quattrocento ed è il luogo dove Ludovico il Moro incontrava Cecilia Gallerani che era la dama con l’ermellino dipinta da Leonardo da Vinci e qui sono ospitate alcune opere meccaniche Leonardesche.
  7. La torre del Rivellino, per incarico di Ludovico il Moro, Bramante trasformò la torre duecentesca, all'ingresso d’onore al castello. La struttura slanciata e a corpi scalari riprende l’architettura del Filarete nel Castello Sforzesco di Milano. Mentre, fu probabilmente l’arcivescovo Caramuel a sostituire la guglia conica con il cupolino barocco. Ed è così che la torre è diventata il simbolo della città. Sotto le campane del Seicento c’è un grande orologio, mentre dalla prima terrazza della torre, con la sua orlatura ghibellina, si può guardare la settecentesca cupola e i tetti in cotto del centro e se si è fortunati, magari grazie a una giornata serena, lo sguardo può spaziare fino alla Lomellina.

Curiosità: 

  1. si dice che il Musicista Arturo Toscanini amasse andare in Piazza Ducale per sentire “come suonare” una composizione musicale su quattro lati che sembrava si sprigionasse sulla piazza.
  2. La presenza di Leonardo da Vinci è documentata anche da studi per le opere idrauliche ed irrigue nella zona del Ticino oltre che, ovviamente, dalla sua attività di architetto.
  3. Vigevano ha un posto di prim’ordine nella produzione risicola europea e molti dei piatti tipici  della loro tradizione prevedono il riso come ingrediente principe.

Un giro a Pavia sulle rive del Ticino

Pavia

location pin Dove si trova: Pavia si trova in Lombardia ed è una città con poco più di 70.000 abitanti. E’ adagiata sulle rive del fiume Ticino ed è lungo la via Francigena, la soluzione ideale per un weekend in Lombardia!

Cosa vedere a Pavia

Una volta arrivati a Pavia la prima cosa che ti consiglio di vedere è 

  1. il suo Ateneo perché si tratta di una delle Università fra le più antiche al mondo (1361) e qui fra questi cortili è passato sia Ugo Foscolo sia Alessandro Volta. 
  1. Se ti aggiri fra le teche dei musei dell’Università che ne ospita ben 5 possiamo sentire “il sapore” della scienza e della storia che qua sicuramente non manca di certo.
  2. Un passaggio lo merita anche l’Orto Botanico del ‘700 dove troviamo un platano secolare di 45 metri.
  3. Dei longobardi che hanno dominato in queste terre fra il 572 e il 574 e che sono tuttora un orgoglio della città ci sono ancora diverse testimonianza fra cui le tre cripte di Santa Maria alle Cacce, San Giovanni Domnarum e Sant’Eusebio.
  4. Nella basilica dedicata a San Michele Maggiore nel 1155 fu incoronato Re d’Italia il Barbarossa che ha fatto di questa città una vera e propria capitale della cultura. Si tratta di un vero e proprio capolavoro in stile romanico lombardo. E’ a tre navate e sormontato da tiburio. La Basilica è inserita nell'itinerario Culturale del Consiglio d'Europa Transromanica.
  5. Ma non dimentichiamo il Duomo che è intitolato a Santo Stefano protomartire (significa che è stato il primo in ordine di tento dei santi martiri cristiani) e a Santa Maria Assunta. Si tratta di un edificio rinascimentale a pianta centrale. Una particolarità la cupola centrale a pianta ottagonale che è alta 97 metri è ben visibile dalle campagne circostanti ed è una tra le più grandi in Italia.
  6. E,infine, meritano una menzione anche il fiume Ticino e i due ponti: Il ponte Coperto e il Ponte della Libertà. Il fiumeè uno degli elementi protagonisti della città. Stiamo parlando del fiume Ticino che divide in due la città e che separa il Borgo Ticino dal resto della cittadina. 

Segnalo, per gli amanti del vino, che questa è la zona di produzione dell'Oltrepò pavese. Si tratta di diversi tipi di vini DOC (Denominazione Origine Controllata) che sono prodotti nella provincia di Pavia a sud del Po e tra i quali menziono il Pinot Nero o Bianco oppure Grigio, il Barbera, il Riesling e così giusto per dirne qualcuno…..