Ci sono davvero tanti bei percorsi da fare su nostro territorio nazionale con le due ruote e questa volta vorrei concentrami su La via Silente. Si tratta di un suggestivo sentiero suddiviso in 15 tappe che attraversa il Parco Nazionale del Cilento. Sulla Via Silente è possibile scoprire il vero silenzio, che si concentra sulla qualità dell'ascolto e non combacia con l'assenza del suono. 

Il Cilento si trova in provincia di Salerno, in Campania, per essere più precisi tra il Golfo di Salerno fino il Golfo di Policastro

Il percorso

La via Silente è un percorso ad anello su quindici tappe per 600 chilometri che si sviluppa dalle colline al mare e arriva quasi a 1800 metri di altitudine. Si trova in una zona poco più a sud di Salerno e si addentra in uno dei Parchi Nazionali più belli e grandi d'Italia: il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il percorso è caratterizzato da 15 tappe, con una tappa opzionale per raggiungere la vetta del monte Cevati che si trova a 1898 m sul livello del mare. Il nome del percorso è ispirato al silenzio dovuto alla neutralizzazione dei rumori umani per lasciare spazio all'ascolto attivo e ai suoni naturali dei luoghi attraversati. 

Il percorso inizia dal paesino di Castelnuovo, a pochi chilometri dallo scalo ferroviario di Vallo della Lucania. Il primo tratto è in collina, particolarmente panoramico e giunge a Pioppi, piccolo borgo di pescatori, per poi proseguire verso Castellabate. Da qui, per oltre 400 km non si vedrà più il mare perché ci si addentra nell'entroterra bagnato dalle acque del Fiume Calore e dove è possibile ammirare il fascino delle grotte di  Castelcivita e di Pertosa. 

La particolarità della via Silente è la diversità dei paesaggi e la possibilità di partecipare agli eventi folkroristici in quanto ogni luogo che si attraversa offre feste patronali e sagre dove vengono riproposte le tradizioni locali, che si svolgono per lo più in estate. Ad esempio Pioppi è una destinazione ideale per gli amanti del buon cibo, eletta capitale Mondiale della Cucina Mediterranea, ma è anche una rinomata località di mare per il suo magnifico mare e sovente è stato premiato sia con Le cinque Vele da Legambiente sia per il riconoscimento Bandiera Blu per le sue stupende spiagge.

Il Cilento è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e la via Silente si trova, come già detto, sul mare con una vasta area collinare che sale fino alle due cime del Monte Cervati, raggiungibile dall’abitato di Sanza che è anche la nona tappa del tragitto, e del Monte Gelbison, anche detto Monte Sacro, raggiungibile da Novi Velia che è la penultima (quattordicesima) tappa dell’itinerario.

Preciso, anche se non credo che ve ne sia bisogno, che questi sono gli ostacoli più grossi per chi decide di andarci in bici o a piedi tuttavia tanto sforzo è sicuramente ben pagato una volta arrivati dato che la vista che si può avere da questo punto è davvero magnifica e direi praticamente unica nel suo genere. Ricordo però che entrambe le tappe sono facoltative e non necessarie per raggiungere la quindicesima ossia l’ultima tappa.

Infine, oltre, alla già menzionata località Pioppi merita una segnalazione anche la Certosa di San Lorenzo a Padula che è la più grande in Italia ed è seconda a livello europeo.

Quando andare e come andare su La via Silente

La via Silente si sviluppa su circa seicento chilometri e fare il percorso in bicicletta è ovviamente meno faticoso e altrettanto suggestivo, anche se tutto il percorso si può fare benissimo anche in auto oppure in moto e con un po' di allenamento anche a piedi. Questo percorso è perfetto per la bici perché offre la ciclovia più giovane d’Italia, tra le ultime a essere istitute sul nostro territorio nazionale.

via silente

Se si decide di andare con la bicicletta oppure a piedi, sicuramente il periodo migliore è tra inizio maggio e metà luglio, mentre è sconsigliato il periodo che va da metà luglio a fine agosto quando il caldo si fa davvero molto fastidioso (le alte temperature impediscono, almeno secondo me, la possibilità di godere appieno delle bellezze che questa zona offre) mentre se si decide di andare in auto o in moto ogni periodo va bene.

Tuttavia un consiglio che mi sento di dare a chi vorrà intraprendere questo giro, e con qualsiasi mezzo si deciderà di affrontarlo, è quello di farlo con tutta calma ed estrema tranquillità perché solo così si potrà godere appieno il magnifico paesaggio che si avrà di fronte e suono del silenzio che qui si sprigiona.

Bicicletta e Treni

Se si vuole andare in bicicletta, ma partire da casa con la due ruote è davvero troppa strada, una valida alternativa all’auto o alla moto è l’accoppiata Treno + Bicicletta! Ma come funziona?

Semplice: su alcuni treni bisogna portarla debitamente smontata e inserita in apposite borse, quindi, va nel compartimento dei bagagli ed essendo considerata come bagaglio il trasporto è gratuito. Le misure tuttavia devono essere non superiori a 80x110x45 centimetri. In altri convogli, invece, la bici, può essere portata montata e si tratta di quelli che riportano il simbolo bicicletta però qui si deve pagare un supplemento che si aggira sulle 3,50 e va acquistato all'atto della prenotazione.

Alcuni consigli utili:

Se si decide di andare con la bicicletta è meglio una bici ibrida o una mountain bike leggera. Per quanto il percorso sia quasi tutto su asfalto non mancano salite e discese. Una valida alternativa (per i meno allenati che però sono amanti della natura) è la bici elettrica.

Tempo di percorrenza: se si vuole fare tutto il tragitto che si compone di quindici tappe è un paio di settimane, ma è possibile trovare dei percorsi più brevi in caso si disponga o di meno tempo.

A Velina c’è anche una ciclo-officina dove poter sistemare la propria bicicletta in caso di bisogno che si spera non serva però, eventualmente, sappiate che c’è...