Un affascinante tour on the road tra i luoghi più suggestivi della parte occidentale dell'isola: da Palermo a Marsala, da San Vito Lo Capo a Erice, da Favignana a Sciacca. Una porzione della Sicilia assolutamente da visitare.

Itinerario:

Palermo

Giorno 1

Palermo

Sbarchiamo a Palermo nel primo pomeriggio, con traghetto proveniente da Napoli.

Una volta sistemati nel cuore del quartiere Kasla, iniziamo la nostra esplorazione della città, visitando la chiesa di San Domenico e il famoso mercato di Vucciria. Ci concediamo poi la prima cena siciliana all’Antica Focacceria San Francesco.

Giorno 2

Continuiamo la nostra esplorazione della città. Oggi facciamo un monumentale percorso pedonale che ci porta ad attraversare la maestosa Piazza dei Quattro Canti, per arrivare al Palazzo Normanno, dove visitiamo tutto il Palazzo Reale con la bellissima Cappella Palatina e i suoi splendidi giardini.

Affrontiamo la visita alla Cattedrale con la salita sulla sua copertura da cui si gode una bella vista sulla città.

Dalla Cattedrale, facciamo una deviazione verso il caratteristico quartiere di Ballarò, con il suo famoso mercato, prima di fare ritorno verso casa riprendendo via Vittorio Emanuele.

La nostra seconda cena è a base di street food, tutto rigorosamente fritto, raccattato qua e là e concludiamo la nostra giornata a La Bodeguita Del Mojito con ottimi cocktail in stile caraibico.

Giorno 3

Oggi viriamo verso nord/ovest per continuare il nostro walking. Meritano qui, a nostro avviso, una menzione speciale i due splendidi teatri: il Teatro Politeama Garibaldi e il Teatro Massimo. Da qui procediamo verso il Castello della Zisa fino ad arrivare, un po’ accaldati, alle Catacombe dei Cappuccini che si trovano accanto ad una zona popolare un po’ degradata.

Per riprenderci dalle fatiche della mattina, facciamo un abbondante e molto pesante pranzo alla Trattoria Familiare da Michele & Jolanda che raggiungiamo percorrendo tutta Via Cappuccini; il proprietario è un tornado e i piatti sono davvero buoni e molto economici.

Dopo il pasto, stremati da caldo e cibo, rientriamo a casa in bus. Quindi prendiamo la macchina per salire a Monreale per visitare la famosa Cattedrale di Monreale (Patrimonio dell’Umanità Unesco) con i suoi splendidi mosaici: la profusione di ori e decorazioni fastose, lascerà chiunque basito.

Per cena scendiamo verso il quartiere di Mondello con la sua famosa spiaggia; decisamente un altro mondo rispetto a Palermo. Sul lungomare ci riprendiamo dalle fatiche della giornata con una birra ghiacciata e una cena leggera (visto che ancora dovevamo digerire il pranzo).

Cattedrale di Monreale

Direzione Trapani

Giorno 4

Cominciamo il nostro tour on the road della Sicilia occidentale; partiamo quindi in direzione ovest e ci addentriamo nella Riserva Naturale dello Zingaro. La nostra prima meta è Scopello, con il suo splendido mare e i suoi faraglioni. Qui trascorriamo la gran parte della giornata in totale relax.

Prima di proseguire verso Trapani, facciamo una seconda tappa al Parco Archeologico di Segesta, dove ci godiamo uno bellissimo tramonto di fronte al maestoso Tempio greco.

Arrivati a Trapani, andiamo a cena alla Trattoria del Corso: il menù è praticamente solo pesce, ma i piatti migliori sono quelli di terra (non il massimo).

Giorno 5

Oggi andremo a San Vito lo Capo per trascorrere Ferragosto, non proprio un’idea geniale. Se scegliete questo tipo di vacanza cercate di evitare di andare al mare di ferragosto!

Fortunatamente l’acqua di San Vito con i suoi meravigliosi colori permette di estraniarsi dal caos della folla sul bagnasciuga. Sembra davvero una piscina naturale e non mancano nemmeno le diverse attrattive degli sport acquatici, per trascorrere una piacevole giornata.

Rientriamo a Trapani in serata e consumiamo cena e cocktail in un delizioso locale giovane e moderno proprio sotto casa: l’Alibi birreria. Un locale diverso che consiglio molto per la gentilezza dei ragazzi al bar.

Giorno 6

Oggi ci tocca una discreta alzataccia per riuscire a prendere l’aliscafo per Favignana delle 7!

Quando attracchiamo sull’isola, seguiamo il fiume umano che sbarca con noi e, tutti insieme, andiamo ad aggredire i venditori che affittano motorini e biciclette. Quando riusciamo a farci largo tra la gente, gli unici mezzi rimasti per girare l’isola sono delle normalissime bici (senza nemmeno pedalata assistita, aiuto!).

Con non poca fatica, pedalando, raggiungiamo la bellissima Cala Rossa, dove ci crogioliamo per un po’ in un mare stupendo, prima che arrivi la moltitudine di gente sugli scogli e una barriera di yacht in mare. Questo è stato sicuramente il vantaggio di aver preso l’aliscafo così presto: abbiamo potuto godere delle bellezze naturali dell’isola, prima che la folla ci raggiungesse.

Riprese le bici, ci dirigiamo verso una seconda spiaggia altrettanto piacevole, ma di cui purtroppo non ricordo il nome; in ogni caso il mare di Favignana è quasi ovunque spettacolare, qualsiasi caletta o spiaggia troviate andrà bene.

Favignana

Quando rientriamo a Trapani, facciamo un giretto per la città che ha alcuni scorci davvero meritevoli, prima della nostra ultima cena trapanese da Stefy, una struttura rustica al centro di una piazza in fondo a Corso Vittorio Emanuele. Piatti buoni e prezzi adeguati e il miglior pesto trapanese assaggiato.

Direzione Marsala

Giorno 7

Prima di lasciarci Trapani alle spalle, non posso non consigliare il Piccadilly Cafè per la prima colazione, tutte le specialità siciliane al miglior prezzo!

Con la pancia piena ci mettiamo in macchina alla volta di Marsala, previa tappa presso il grazioso paesino arroccato di Erice: ci si potrebbe arrivare da Trapani anche prendendo una funicolare, ma avendo la macchina abbiamo preferito salire in autonomia. Al tourist info ci sono disponibili diversi pacchetti di visita che comprendono varie attrazioni all’interno delle mura. Dal mio punto di vista, l’imperdibile è stato solo il Castello del Balio, ma se preferite risparmiare e godervi solo una bella passeggiata nel caratteristico borgo, ne uscirete comunque molto soddisfatti.

Durante la visita al paese ritagliatevi un po’ di tempo per una merenda a base di Genovesi: dolci tipici di Erice fatti con pasta frolla e crema pasticcera. Buonissimi.

Erice

Proseguendo verso Marsala, abbiamo fatto una seconda tappa per visitare le saline; fra le varie opzioni, abbiamo scelto le SEI - Saline Ettore e Infersa.

Abbiamo potuto partecipare solo alla visita a piedi, poiché il giro in barca delle saline era tutto pieno (consiglio di prenotare per tempo). Visita imperdibile, sia per il tour guidato che racconta storia e lavoro nelle saline, sia per il paesaggio stupendo.

Arriviamo infine alla nostra sistemazione a Marsala e, per concludere la giornata, ci concediamo un abbondante aperitivo da Anita bar, situato proprio sulla punta più ad ovest della Sicilia, con alle spalle il parco archeologico Lilibeto e davanti uno splendido tramonto sul mare.

Marsala Saline

Giorno 8

Iniziamo subito con un tour delle Cantine Pellegrino per una degustazione di marsala. Tour interessante e marsala ottimo, anche se berne tre bicchieri prima di pranzo può essere impegnativo.

Facciamo poi un breve tour della città, un po’ alticci, e pranziamo da Salumeria La Vecchia per assaggiare il tipico pane cunzato e altre specialità street food.

Nel pomeriggio prendiamo la macchina per spostarci a Mazara Del Vallo. Ci immergiamo subito nel cuore della città facendo un bellissimo giro dei vicoli della Kasbah, un centro storico assolutamente da visitare anche e soprattutto per la storia di riscatto di una città che rinasce dal colore.

Una volta finito di esplorare ogni vicolo ed esserci persi un paio di volte, ma anche in questo sta il bello della visita (e dei viaggi in generale, ndr), ci fermiamo al Café Garibaldi per una deliziosa cena a base di crudi di mare, compresi gli immancabili gamberoni di Mazara; consiglio tantissimo questo ristorante non solo per il cibo, ma anche per il servizio impeccabile che è portato avanti da due gentilissime signore che ci hanno fatto sentire come a casa.

Mazara Del vallo

Direzione Sciacca

Giorno 9

Ultima mattina a Masala, prima di andarcene visitiamo e facciamo scorta di cibo, al Mercato di Porta Garibaldi.

Il resto della nostra giornata lo passiamo a Porto Palo (in Sicilia ce ne sono due, io intendo ovviamente quello in Provincia di Agrigento), dove trascorriamo un meritato e rilassante pomeriggio al mare con una spiaggia e un’acqua decisamente meritevoli.

Rigenerati da una piacevole giornata al mare, e che mare, ci apprestiamo a trascorrere la nostra ultima serata siciliana nella città di Sciacca. Premetto che avevamo scelto questa meta solo perché ci tornava comodo per i piani del giorno successivo, ma devo ammettere che è stata una piacevole sorpresa: il centro della cittadina è molto caratteristico e cena e dopocena tra i suoi vicoli sono stati una splendida conclusione di giornata.

Porto Palo

Un ultimo sguardo

Giorno 10

È il nostro ultimo giorno in Sicilia.

Fortunatamente abbiamo il traghetto da Palermo alle 22, perciò abbiamo tempo da dedicare alle vicine rovine di Selinunte; si tratta del parco archeologico più esteso d’Europa e ospita i resti di un maestoso Tempio greco e quelli di un antico centro abitato con la sua necropoli.

Qui il caldo di agosto si è fatto prepotentemente sentire e alla fine eravamo abbastanza stremati, ma ne vale sicuramente la pena; inoltre, per visitare tutto l’enorme sito, è possibile usufruire del servizio “trenino”, a pagamento.

Arriviamo a Palermo nel pomeriggio e coroniamo quest’ultima giornata culturale, con una visita al Museo Nazionale Archeologico di Palermo dove sono esposte le sculture rinvenute proprio durante gli scavi di Selinunte; tra i tanti reperti merita una menzione l’enorme e spettacolare fregio dorico del Tempio.

Prima di imbarcarci, non potevamo rinunciare ad un’ultima cena a base di pane e panelle e pani co a meusa da Nni Franco U Vastiddaru, praticamente un’istituzione palermitana. Il non plus ultra della tradizione street food siciliana per il nostro pasto di arrivederci all’isola.

Selinunte

Tirando le somme

La Sicilia ovviamente non merita troppe presentazioni, che ha tanto da offrire al visitatore lo sappiamo, che il suo mare è stupendo pure, che ad agosto fa un po’ caldo, anche.

Nonostante le alte temperature, direi che abbiamo fatto un bel mix di giornate di mare e giornate di esplorazione dei meravigliosi siti archeologici della zona.

Consiglio però, se i pensa di andare in queste terre in pieno agosto, di pianificare e prenotare per tempo ogni attività; noi siamo arrivati un po’ all’avventura e ogni esperienza che non avevamo prenotato, è stata un po’ un terno al lotto per riuscire a trovare posti disponibili agli orari che ci interessano e, qualche volta, abbiamo dovuto cambiare i nostri piani perché tutto esaurito.

Non posso che concludere con una menzione speciale alla cucina siciliana; ovviamente sono rientrata a casa con almeno 3 kg in più, ma si sa che al sud funziona così.