Visitare Pisa è come aprire un libro di storia che profuma di mare, arte e leggenda. Questa città toscana, conosciuta in tutto il mondo per la sua Torre Pendente, racchiude molto di più: scorci romantici lungo l’Arno, piazze maestose, musei pieni di capolavori e angoli dove il tempo sembra fermarsi. Oggi voglio raccontarti il mio viaggio a Pisa, vissuto in una sola giornata ma ricco di emozioni, scoperte e qualche sorpresa.
Pisa, quando andare e come arrivare
Pisa è una meta perfetta in ogni stagione, ma il periodo ideale per visitarla è la tarda primavera o l’autunno, quando il clima è piacevole e le vie del centro non sono affollate dai turisti estivi.
Io ci sono stata a giugno, approfittando di un weekend in Toscana dove sono andata con i miei cugini, e, naturalmente, non potevo non fare una deviazione verso la città della Torre Pendente.
Un consiglio utile: non avventurarti in auto nel centro storico. Pisa ha una ZTL molto estesa, e i controlli sono rigorosi. Ti consiglio di parcheggiare nel parcheggio di via Pietrasantina, da cui partono comode navette per il centro. Fidati, eviterai multe e stress!
Cosa vedere a Pisa in un giorno: il mio itinerario
Il tempo a disposizione era poco, ma con una buona dose di curiosità (e scarpe comode!) sono riuscita a scoprire tante meraviglie. Ecco il mio itinerario di un giorno a Pisa, perfetto se vuoi vivere la città a piedi, tra arte, cultura e sapori toscani.
Mattina: la magia senza tempo di Piazza dei Miracoli
Non si può iniziare un viaggio a Pisa senza passare dalla sua anima più famosa: la Piazza dei Miracoli. Patrimonio UNESCO dal 1987, questa piazza è un capolavoro di armonia e luce.

Camminando sull’erba verdissima, ti ritrovi circondato da quattro monumenti che sembrano danzare con la storia:
- La Torre Pendente, il simbolo indiscusso di Pisa. Alta quasi 57 metri, pende di circa 5 gradi, una “imperfezione perfetta” che l’ha resa famosa in tutto il mondo. I miei cugini sono saliti fino in cima e mi hanno raccontato che la vista, da lassù, abbraccia tutta la città e arriva fino al mare. Io ho preferito ammirarla dal basso, ma ti assicuro che è altrettanto emozionante.
- Il Duomo di Santa Maria Assunta, un capolavoro del romanico pisano con una facciata di marmi bianchi e grigi che sembra brillare al sole. L’interno, con i mosaici e i soffitti dorati, lascia davvero senza parole.
- Il Battistero di San Giovanni, il più grande d’Italia, è un tempio di luce e acustica perfetta: basta un sussurro al centro della sala per sentire l’eco risuonare come un canto.
- Il Camposanto Monumentale, un chiostro silenzioso e suggestivo che custodisce antichi affreschi e sarcofagi romani, è uno dei luoghi più mistici che abbia mai visitato.
A Pisa, l’arte si respira a ogni passo: il bianco dei marmi contro l’azzurro del cielo crea un contrasto che resta impresso negli occhi e nel cuore.
Passeggiando lungo i Lungarni
Dopo una mattinata immersa nella storia, ho deciso di godermi una pausa lungo i Lungarni di Pisa, le eleganti vie che costeggiano il fiume Arno.

È una zona vivace, piena di caffè e palazzi storici dai colori caldi. Seduta a un tavolino, con un cappuccino tra le mani, ho ascoltato i racconti di un cameriere toscano che mi ha parlato della Luminara di San Ranieri: ogni 16 giugno, migliaia di candele illuminano le facciate dei palazzi, riflettendosi sull’acqua in uno spettacolo incantato.
Camminando, ho raggiunto gli Arsenali di Pisa, testimoni della potenza navale della Repubblica Marinara. Gli Arsenali della Repubblica, i più antichi, erano i cantieri dove si costruivano le navi mercantili, mentre gli Arsenali Medicei servivano per le grandi navi da guerra. Oggi ospitano mostre ed eventi, ma passeggiare tra quelle antiche mura fa ancora immaginare l’eco dei martelli e il profumo del legno bagnato dal mare.
Il Borgo Stretto: l’anima viva di Pisa
Il Borgo Stretto è il cuore pulsante della città, un dedalo di portici medievali, botteghe artigiane e locali storici. Passeggiare qui è come fare un salto indietro nel tempo: i palazzi del Trecento e del Quattrocento si alternano a boutique e librerie, e ogni angolo racconta una storia.

Non perderti le due torri “sorelle minori” della Torre Pendente: la Torre di San Nicola e quella di San Michele degli Scalzi, entrambe con una leggera inclinazione, come se Pisa avesse fatto della pendenza la sua firma.
E se ami la vita locale, fai un salto al mercato di Piazza delle Vettovaglie, tra profumi di spezie, frutta fresca e voci allegre dei venditori: un tuffo nella Pisa più autentica.
Pomeriggio: tra palazzi storici e arte moderna
Piazza dei Cavalieri: il potere e la cultura
La mia tappa successiva è stata Piazza dei Cavalieri, progettata dal Vasari per volere di Cosimo I de’ Medici. Un tempo centro del potere politico, oggi è il cuore della vita universitaria grazie alla Scuola Normale Superiore, una delle più prestigiose d’Italia.

Camminare tra i palazzi rinascimentali e le linee perfette della piazza ti fa percepire la grandezza di Pisa oltre la sua torre.
Il Palazzo Reale e Galileo Galilei
Poco distante sorge il maestoso Palazzo Reale, costruito nel 1159 e ampliato dai Medici nel Cinquecento. Tra queste mura, Galileo Galilei presentò per la prima volta il suo telescopio ai nobili fiorentini: un luogo simbolo dell’ingegno e dell’innovazione italiana.

Oggi il palazzo ospita il Museo Nazionale di Palazzo Reale, dove sono esposti dipinti, arazzi e oggetti delle famiglie che hanno abitato qui, dai Medici ai Savoia.
Tuttomondo di Keith Haring: Pisa sorprende sempre
Quando pensi di aver visto tutto, Pisa riesce ancora a stupirti.

In Piazza Vittorio Emanuele II, dietro una chiesa, ho scoperto “Tuttomondo”, il grande murale di Keith Haring, realizzato nel 1989 poco prima della sua morte. Un’esplosione di forme e colori che rappresentano la pace e l’armonia tra i popoli: 30 figure intrecciate, ognuna simbolo di un valore universale.
Un’opera che racconta come Pisa sappia guardare al futuro pur restando fedele alle sue radici.
L’Orto Botanico di Pisa: un giardino tra storia e scienza
Ultima tappa del mio itinerario di un giorno a Pisa: l’Orto Botanico, fondato nel 1543 e considerato il più antico orto botanico universitario del mondo. Diviso in sette aree tematiche, ospita oltre 6.000 specie di piante provenienti da ogni angolo del pianeta.

Io, che non ho proprio il pollice verde, sono rimasta affascinata dal suo silenzio, dai profumi e dal Museo Botanico, dove si conservano antichi strumenti scientifici e manoscritti del Settecento.
Un luogo perfetto per chi cerca un po’ di pace lontano dal turismo di massa.
Il mio arrivederci a Pisa
Quando il sole tramonta sull’Arno, la città si tinge d’oro e di malinconia. Saluto Pisa con la promessa di tornare: mi ha insegnato che, a volte, anche in un solo giorno si può vivere un viaggio indimenticabile.

E come dico sempre, “non è un addio, ma solo un arrivederci”.
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